reati a torino 2021

REATI A TORINO 2021

REATI A TORINO 2021: DATI EMERSI IN PREFETTURA, FURTI IN CASA +30%, TRUFFE INFORMATICHE +15%

I reati a Torino 2021 registrano un aumento generalizzato del 15%. Questo ed altri dati emergono dalla conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza indetta dal neo prefetto di Torino Raffaele Ruberto. Lo stesso prefetto, in occasione della conferenza regionale, il 2 marzo ha convocato in piazza Castello un ‘parlamentino’ di 50 persone specializzato in temi di sicurezza (questori, vertici delle Forze dell’Ordine di Torino, comandanti provinciali di Carabinieri e Finanza, sindaci e prefetti di tutte le città piemontesi, il governatore della Regione Alberto Cirio).

L’incontro è servito a delineare un quadro completo sulla criminalità, dettagliando le criticità di ogni provincia piemontese.

REATI A TORINO 2021: AUMENTANO FURTI IN ABITAZIONE, TRUFFE INFORMATICHE, DANNEGGIAMENTI

Nel quadro generale, il primo dato che salta all’occhio è che nell’area metropolitana di Torino i reati salgono maggiormente rispetto al resto della provincia. Rispetto al 2020, sono aumentati soprattutto i furti in abitazione (+30%), i danneggiamenti e gli atti di vandalismo (+23%) e le truffe informatiche (+15%).

Al contrario, calano i reati legati agli stupefacenti, furti negli esercizi commerciali, scippi, furti in auto che risultano essere il 20% in meno rispetto all’anno precedente.

Non si arresta, di certo, il monitoraggio dei gruppi impegnati a provocare disordini sfruttando situazioni come Tav e protesta studentesca – ha precisato il prefetto Raffaele Ruberto al termine dell’incontro.

REATI A TORINO 2021: AUMENTO GENERALIZZATO DEL 15%, EFFETTO LOCKDOWN

L’aumento generalizzato dei reati a Torino 2021 (+15%) è comparato al 2020, anno del lockdown che ha registrato una riduzione dei crimini commessi. Si deve, perciò, tenere conto del termine di paragone con l’anno della pandemia considerando il dato non preoccupante.

Specie in provincia, calano gli episodi di microcriminalità: piccoli furti nei negozi, scippi e furti con destrezza diminuiscono del 20%.

TRUFFE INFORMATICHE

I reati informatici segnano un +15%, soprattutto in riferimento alle truffe online. Il dato, spiega il prefetto, dà l’idea di un clima tuttora collegato alla pandemia che spinge i criminali informatici ad aguzzare l’ingegno per inventare nuove strategie truffaldine mentre, da parte della popolazione, cresce l’attenzione dovuta al lungo periodo pandemico.

L’ESCALATION DEI FURTI NELLE CASE

Il neo prefetto Raffaele Ruberto ha sottolineato che i dati relativi ai reati a Torino 2021 sono lievemente superiori rispetto alle altre cittadine.

In particolare, è stata registrata un’escalation di furti nelle case con un aumento del 30% in un anno.

FENOMENO BABY GANG

Durante la conferenza sono emersi alcuni nodi da sciogliere particolarmente problematici nell’ambito dell’ordine pubblico: movida, Tav ed il fenomeno delle baby gang.

Quest’ultimo non è, di certo, un fenomeno che riguarda solo Torino: è diffuso ed è in costante crescita anche nelle cittadine e comprende episodi di bullismo da seguire costantemente. Le Forze dell’Ordine, come ha spiegato il prefetto Ruberto, dimostrano di essere molto attive con il coordinamento della procura minorile e ordinaria.

La delinquenza giovanile trova conferma nella popolazione carceraria: come raccontato da Repubblica, nel carcere di Torino un detenuto su 10 ha meno di 24 anni. Aumentano gli arresti di giovanissimi (inclusi minorenni).

IN AUMENTO LE VIOLENZE DOMESTICHE

Dai dati diffusi dalla Prefettura di Torino emerge anche una crescita delle violenze domestiche.

Si tratta di un aumento generalizzato che viene segnalato in tutte le province – ha confermato il prefetto.

Restrizioni, lockdown e convivenza forzata hanno giocato a sfavore delle donne vittime di violenza domestica, costrette in casa con i loro aguzzini.

REATI A TORINO 2021: RAPPORTO LIBERA PIEMONTE SUL RISCHIO INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Il dossier articolato, redatto da Libera Piemonte e Lavia Libera, mostra un Piemonte fragile dal punto di vista del rischio infiltrazioni della criminalità organizzata. La Regione è a rischio mafia con una trasparenza solo sul 16% della spesa per la pandemia.

Sono stati messi a confronto diversi indicatori della Regione in due distinti bienni (pre e post Covid).

Il dossier da poco concluso ha segnalato un incremento del 41% nel biennio 2020-2021 rispetto al biennio precedente.

Le organizzazioni criminali, in un clima ancora legato alla pandemia, sfruttano ogni occasione per fare soldi in modo illecito. Con l’arrivo dei fondi del PNRR (cifre considerevoli) si accende l’interesse della criminalità organizzata. Occorre garantire l’assoluta legalità sull’utilizzo di questi fondi – conclude il prefetto Raffaele Ruberto. Il fenomeno viene chiamato “La tempesta perfetta” che attira la cosiddetta ‘variante criminalità’ come viene denominata nell’associazione fondata da don Luigi Ciotti.